Ecco i vincitori del Premio Sapio - XVI edizione

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Conferiti i riconoscimenti della XVI edizione del Premio Sapio

 

 

Dossi (Gruppo Sapio): “La ricerca scientifica è un fattore fondamentale per lo sviluppo del Paese”

Riconoscimenti a progetti nell’ambito dell’energia solare, della genomica, della spettroscopia e della circular economy e della diagnosi precoce delle malattie

Roma, 22 maggio 2018 - Si è conclusa oggi la XVI Edizione dei Premi Sapio, l’ormai tradizionale riconoscimento che il Gruppo Sapio tributa ai ricercatori e agli innovatori italiani.

La cerimonia, che si è svolta nella cornice di Palazzo Giustiniani, a Roma, è stata aperta dall’Onorevole Piergiorgio Cortelazzo, a testimonianza del forte legame che l’iniziativa ha saputo stringere con il mondo delle Istituzioni.

L’evento ha posto l’accento sul valore umano e individuale del lavoro di ricerca scientifica e tecnologica ed è stato arricchito dalla testimonianza di tre, tra ricercatori, imprenditori e scienziati insigniti del premio in una delle precedenti edizioni. Si tratta di Irma Airoldi, ricercatrice del Laboratorio Cellule staminali post natali e terapie cellulari dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova; Luca Ravagnan, Amministratore Delegato di Wise srl; Federica Migliardo, professore associato del Dipartimento di Scienze Chimiche Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali dell’Università di Messina.

“Troppo spesso tutte le attenzioni vengono rivolte ai risultati e agli esiti delle attività di ricerca – ha evidenziato in apertura Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio – quando, invece, ciò che davvero conta sono i singoli individui, donne e uomini, che si dedicano a questa attività. Non vanno mai perse di vista le loro esigenze e le loro aspettative. Ancora più che altrove, è la persona che deve essere messa al centro; ed è questa la finalità più profonda del Premio”.

Ad aggiudicarsi il Premio, nelle cinque categorie previste, quest’anno, sono stati:

·         Categoria Sicurezza: Giuseppe Ragonese e Donatella Termini, per il progetto “Green Safety Cover Pv Panel”, un dispositivo che riduce la tensione dei pannelli solari e favorisce la messa in sicurezza delle attività di manutenzione degli impianti;

·         Categoria ricerca Junior: Antonio Casini, per le ricerche sull’enzima Cas9, che abbatte gli effetti collaterali degli interventi di editing genomico;

·         Categoria Innovazione: Miriam Serena Vitiello, per l’applicazione della spettroscopia Terahertz attraverso una piattaforma che ne favorisce l’impiego commerciale;

·         Categoria StartUp: BioInnoTech, realtà fondata da Rosita Pavone, Maria Pisano ed Erika Andriola, che recupera il siero del latto in una prospettiva di economia circolare, convertendo questo scarto dell’industria casearia in biomasse microbiche e proteine;

·         Categoria Ricerca: Claudio Luchinat, docente dell’Università di Firenze, che ha definito delle procedure innovative per delineare il profilo metabolico, funzionale alla diagnosi precoce di patologie.

L’evento si è concluso con il contributo di quattro studenti universitari di Medicina, recentemente nominati Alfieri del Lavoro per i loro meriti scolastici - Vito Busco, Angela Marella Cenname, Lorenzo Faruggio e Chiara Mengoni – che hanno raccontato di come si stanno approcciando al mondo della ricerca e alle sfide professionali e intellettuali che il percorso di istruzione scelto impone loro.

“Fare ricerca, oggi in Italia, è difficile – ha sottolineato ancora il presidente Dossi -. E proprio per misurarci con questa difficoltà, con l’idea di dare un contributo concreto al Paese, che ci impegniamo, ormai dal 1999, su questo fronte, convinti che la ricerca scientifica faccia e farà la differenza per la vita di tutti noi”.


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