GIOVANISSIMI, TRA PASSIONE E VOGLIA DI ECCELLERE

Anche quest’anno il Premio Sapio ha voluto investire sui talenti, attori essenziali per accompagnare e orientare le trasformazioni in corso e per costruire il futuro di tutti. Menti in grado di capire, ascoltare, anticipare le tendenze, condividere e trasformare le conoscenze in idee e soluzioni.

 

Sapio

Quattro ragazzi giovanissimi sono stati protagonisti della Cerimonia conclusiva del 22 maggio a Palazzo Giustiniani; quattro studenti che credono nel valore della conoscenza, e che si stanno impegnando a portare avanti le loro passioni ma anche a costruirsi un bagaglio di competenze e conoscenze  utili per il loro futuro, ma anche per quello di tutti noi.

Ecco chi sono: Lorenzo FARRUGIO, di Canicattì (AG), Diploma Classico con lode, Vito BUSCO, residente a Turi (BA), Diploma Scientifico con lode e Angela Marella CENNAME, residente a Santa Maria Capua Vetere (CE) Diploma Classico con lode, ora frequentano la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università “Cattolica del Sacro Cuore” a Roma. MENGONI Chiara, residente a Roma, Diploma Scientifico con lode, è iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Ognuno di loro ha parlato della sua esperienza, ma è emerso un denominatore comune: sono ragazzi animati da grande passione, dalla voglia di conoscere e imparare.
Sono convinta che il fine ultimo dell’uomo sia agire – ha detto Angela Marella Cenname - impiegare conoscenza e creatività per costruire il suo mondo e migliorare se stesso e la vita degli altri. Perciò crederò sempre nella scienza, e, ancor prima, nella conoscenza.
La mia scelta per il futuro? Ritengo che nella vita si debba lavorare in un ambito che sia in grado di destare la meraviglia della persona, credo sia per questo motivo che ho deciso di iscrivermi a medicina, dice Chiara Mengoni.
Studiare non significa solo porsi come obiettivo la coltivazione del proprio giardino, in una sorta di eremitaggio laico, piuttosto nel farlo bisogna sempre porsi l’ambizione di poter adoperare un giorno le conoscenze acquisite per aiutare l’altro e contribuire allo sviluppo della società – ha spiegato Lorenzo Farrugio durante il suo intervento alla cerimonia di premiazione a Palazzo Giustiniani.

Sicuro di sé anche Vito Busco: Scegliere il proprio campo di interessi significa scegliere anche chi essere. Studiare significa dunque coltivare anche la propria persona e darle più occasione di prendere forma.

A presentare lo spazio dedicato ai giovanissimi è stato Mario Paterlini, Amministratore Delegato del Gruppo Sapio.

 


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